Nell’epoca del New Deal post crisi del 1929 il governo americano stanziò 500 milioni di dollari per Federal Emergency Relief Act e 3,3 miliardi di dollari per i lavori pubblici, e nel 1935 la Works Progress Administration spese undici miliardi di dollari. Fu aumentato il debito pubblico e posta fine alla parità aurea del dollaro (praticamente una svalutazione della moneta).

Dopo la prima guerra mondiale prestarono 10, 35 miliardi all’Europa, dopo la seconda guerra mondiale investirono 13,2 miliardi di dollari per il piano Marshall.
Per le sole spese di guerra nella seconda guerra mondiale spesero una somma approssimativamente pari al doppio di tutte le spese federali dal 1789 a quella data.
Nel 1983, sotto amministrazione Reagan, per via delle spese militari (scudo stellare) e interventi militari di guerra fredda, il deficit arrivò a 195 miliardi.
[Fonte Maldwyn A. Jones, The Limits of Liberty, American History 1607-1992, Oxford University press, 1983].
Esattamente dal New Deal a Reagan sono stati senza dubbio la più importante potenza mondiale e industriale del pianeta.
Penso che bastino questi dati per smentire e svergognare i presunti scienziati dell’economia che difendevano e difendono il monetarismo e il pareggio di bilancio.
E penso che bastino questi dati per tranquillizzare Germania e Olanda che l’aumento del deficit europeo per via dell’emergenzaCOVID se programmato non è di per sé foriero di catastrofi, semmai il contrario.
Poi, se vogliamo continuare a ignorare a bella posta le più evidenti esperienze che ci insegna la Storia…

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