Sottotitolo: due pesi e due misure.

Questa guerra, ancora prima che essere una seconda mini-guerra fredda (ne parlerò nella prossima puntata) è già diventata nelle menti di molti occidentali una guerra ideologica. Una guerra tra chi dà la colpa agli USA e chi no. Anche se gli USA (una volta tanto) non sono nel conflitto. 

E’ curioso, visto che né gli USA né la Nato sono presenti con un solo soldato in Ucraina in questo momento. Né è mai stato verificato che lo siano stati dal 2014 ad oggi. E hanno abbandonato Kiev con i loro diplomatici ben venti giorni prima dell’inizio dell’invasione russa.

Eppure, si continua a scrivere sui social che Putin è stato accerchiato, “aggredito”, e la sua è solo una risposta all’aggressione.

Allora, invito tutti quelli che la pensano così a fare un gioco ben noto: trova le differenze.

Vi sono state aggressioni USA e/o Nato in Iraq, Afghanistan, Serbia, solo di recente, o anche in vari paesi del Sud America o in Vietnam, negli anni ’70. Verissimo. 

Sono state sempre condannate, veementemente, da una certa area della sinistra occidentale. E, lo sottolineo, sono state giustamente condannate, con la giusta veemenza. Io non ero nato all’epoca del Vietnam o del Salvador o del Nicaragua, ma c’ero e ho condannato i fatti dell’Iraq e dell’Afghanistan. Perché erano tutte aggressioni mascherate da difesa di popolazioni del luogo o da difesa dei diritti umani.

Bene: trovate le differenze allora con le aggressioni URSS in Afghanistan (’79), o con la Russia di Putin in Georgia (2008), Cecenia (1994 e 1999) o in Siria a difesa di Assad (2011) o in Crimea (2014) o nel Donbass (2015). 

Nel suo discorso del 24 febbraio 2022 (un mese fa appena) Putin ha detto che voleva intervenire nel Donbass per “fermare il genocidio”. 

Domando: dove sono le differenze con l’aggressività mascherata da difesa del diritto degli USA?

Se non ci sono, allora perché due pesi e due misure?

Perché bisogna condannare gli USA per l’Iraq, l’Afghanistan, i Balcani, e non bisogna condannare la Russia per i suoi atti recenti? Perché una certa parte dell’opinione pubblica europea (e mi dispiace tanto di notare che c’è anche una certa parte della sinistra europea) oggi ha così tanta difficoltà ad ammettere che non ci sono differenze? (mentre non mi stupisce che non ammetta nulla l’ultra destra, si sa da anni che in tutta Europa è finanziata dalla Russia per disunire le istituzioni della UE).

Io differenze proprio non ne vedo. 

Ah no chiedo scusa: una c’è. Nessun presidente USA della storia recente, che sia dato di sapere anche solo a livello mediatico, ha avvelenato giornalisti o oppositori politici. Sapete cosa significa? Che quando gli USA bombardavano l’Iraq o l’Afghanistan, giornalisti USA potevano condannarli in tutta sicurezza sulle pagine dei giornali e delle TV USA. E abbiamo potuto farlo anche noi.

Anna Politkovskaja era a Londra quando fu raggiunta dai sicari di Putin. Lei non ha potuto farlo in tutta sicurezza. Nemmeno Navalny può farlo. E la lista è lunga.

E chi non lo comprende sta infangando i morti di quella lunga lista. E sta infangando le vittime di tutte le guerre di aggressione, che sono tutte uguali e tutte da condannare, se c’è un’aggressione, indipendentemente dalla bandiera dell’aggressore. E bisogna trovare un modo per impedire le aggressioni, indipendentemente dalla bandiera dell’aggressore.

L’ideologia non dovrebbe mai scavalcare la moralità e la verità.

Categories: Articoli